Con questa ricetta della “Minestra di pane” voglio inaugurare una nuova sezione delle ricette “Tradizione Toscana”. Essendo un miscuglio di culture e tradizioni e non avendo i genitori toscani, tutto ciò che ho imparato lo devo alla famiglia di mio marito, alla mamma e alle nonne. Vorrei sottolineare che quasi ogni comune in toscana ha una sua tradizione e una sua versione praticamente di ogni ricetta. A volte da famiglia a famiglia cambia radicalmente la ricetta. Credo che ognuno si aggiusti le ricette come più crede, io ho semplicemente la nostra versione.
Ingredienti:
- 80 gr fagioli cannellini secchi
- mezza cipolla
- 4 patate medie
- 4 carote
- 3 gambi di sedano
- 1 mazzo di cavolo nero
- basilico
- salvia
- un barattolo di pomodoro
- sale
- pane raffermo toscano
Preparazione:
La sera prima di prepararle mettere a mollo i fagioli per 12-16 ore. Cuocere i fagioli con abbondante acqua e 4-5 foglie intere di salvia, finché non risulteranno morbidi, ma non si devono disfare. Passare o frullare (a seconda se se vuole o meno la buccia) la metà dei fagioli.
Fare un soffritto fine di cipolla, sedano e basilico. Quando si sarà imbiondito aggiungere il cavolo e le carote tagliati grossolanamente, il pomodoro e i fagioli interi e passati. Riempire la pentola di acqua in modo che copra abbondantemente le verdure e aggiustare di sale, circa 2 cucchiaini. Far bollire a fuoco lento per 2 ore circa.
Tagliare le fette di pane alte circa 1 cm. Creare uno strato di pane in una pirofila, bagnare con il brodo e coprire completamente con la verdura. Poi creare un’altro strato di pane e verdura. Il segreto e far assorbire bene il brodo dal pane.
Prima di servirla mischiare bene, in modo che il pane si disfi, aggiungere un giro d’olio e mangiarla tiepida.
Consigli:
- Il pane deve essere rigorosamente toscano e senza sale
- Si può fare il giorno prima, anzi forse è meglio così il pane si insaporisce bene, l’importante è riscaldarla prima di servirla.
- Il segreto principale è avere delle buone verdure.
- La sua morte è un giro d’olio toscano nuovo, che pizzica il palato.