Quando diventi mamma sai che prima o poi arriverà il momento delle paranoie! Non sai bene di cosa si tratti, ma è qualcosa che covi dentro di te e finché non ci sbatti la testa, non ci credi! Ebbene si, vi assicuro che LE PARANOIE da mamma esistono davvero. Ma niente paura, l’importante è accorgersene ed andare avanti!
Riconoscere le paranoie
Io ci ho appena sbattuto la testa. Proprio la settimana scorsa riflettevo se ero entrata nel loop della paranoia, mi è bastato fare una controprova ed ecco il risultato: “Si, ci ero dentro fino al collo”. Ma entriamo nello specifico, per farvi capire meglio cosa intendo. Non sto vaneggiando!
L’esempio
A settembre Giovanni è entrato alla scuola materna e la prima raccomandazione che ho fatto alle maestre è stata: “Lui ancora non parla! Considerate che: non ha ancora 3 anni, il padre ha fatto la solita cosa. Ha già fatto la visita dalla logopedista e risulta tutto a posto. Semplicemente va spronato un pò di più.” Bene! Mi sembrava chiara come cosa. Invece in questi mesi mi è stato ripetuto un miliardo di volte che “Lui NON parla”. Eppure noi a casa vedevamo molti cambiamenti. Ha iniziato a dire sempre più parole, poi ha costruito piccole frasi, canta le canzoni con me … Quindi pensavo che le cose stessero migliorando. Invece a scuola, a quanto mi dicevano le maestre, era MUTO! Era diventato un incubo andare a prenderlo e sentirsi ripetere sempre le solite cose “NON PARLA!NON PARLA!NON PARLA!”. Ho riparlato con la logopedista, che mi ha tranquillizzato dicendomi di rispettare i suoi tempi. Ho fatto ricerche, ho provato a parlare con lui…
“La fase della colpa”
Poi sono entrata nella “fase della Colpa”, la peggiore in assoluto. E’ colpa mia se non parla perché: non lo seguo bene, non mi impegno abbastanza, non lo porto sempre a giocare con gli altri bambini, gli sto troppo addosso, gli sto poco addosso, gli leggo pochi libri, guarda troppa tv, guarda i cartoni senza dialoghi … In questa fare è tipico pensare veramente alle cose più assurde, perché sarebbe bello trovare la “malattia” così da poter usare la “medicina” ed estirpare il problema. Ma nella vita non è così semplice!
Alla fine la realtà era che mi ero impanicata troppo e avevo ingigantito il problema più del dovuto! Le maestre non mi dicevano (e dicono) così per farmi star male, ma essendo la madre dovevo e devo essere a conoscenza di quello che succede. Ora che ci ho riflettuto bene e ne ho parlato con il Marito, mi sono calmata. E dal momento che non ci posso fare niente se Giovanni non parla a scuola, se non spronarlo a casa, sono entrata nell’ottica “vivi e lascia vivere”. E’ inutile che mi agiti per qualcosa che non posso gestire o che ho già provato tutte le strade per risolverlo! Abbandoniamo le nostre paranoie e giochiamo con i nostri figli!
Voi che paranoie avete avuto? In quali situazioni vi siete accorte che stavate esagerando? Come avete risolto?